Relazione di fine mandato 2014/2016

LA GIFRA DI TARANTO IN CAPITOLO
29.03.16

Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò. Come lo sapesse che il nome era proprio quello, come mai volesse proprio me nella sua vita non lo so. "Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi."  Questo viaggio è iniziato con un motivetto che si è rivelato subito molto azzeccato: “Ma guarda un po’ , che dir no so di tutto ciò … è proprio vero che la gi.fra. tutto può, aspetta un poco e vedrai, ti stupirà … Questo consiglio è una grande novità!”
Eh si... già avere in consiglio un gifrino fuori sede è stata una grande novità e così come consiglio, insieme al nostro assistente Padre Francesco, abbiamo deciso di percorrere la strada delle novità!

Tutti i nostri fratelli fuori sede hanno ricevuto un mandato e insieme ai fratelli in sede si sono messi a servizio della fraternità e questo ha solo potuto far bene a tutti noi; siamo riusciti a fare gli incontri di formazione con tutti i giovani presenti nelle loro città di studio in Italia ma… ci piace andare oltre i confini, cosi quest’anno le nostre riunioni sono arrivate in Svezia. Nel primo anno di formazione i giovani hanno analizzato i frutti dell’albero della vita, tutti i doni che Dio ci ha fatto e il modo in cui ne usufruiamo: Il dono della vita, il dono dell’amore e il dono della fede; nel secondo anno abbiamo analizzato i libri delle Bibbia, il Cantico delle Creature visto da molto vicino,ci siamo interrogati sul nostro coraggio,abbiamo partecipato alle iniziative diocesane e per concludere abbiamo acceso non sole le candele dell’Avvento ma anche i nostri cuori per la venuta di Gesù e per prepararci al capitolo.

I nostri adolescenti invece hanno imparato tutto ciò che c’era da sapere sul cammino francescano, hanno fatto un lungo viaggio nei posti più importanti della vita di Gesù, un viaggio nel loro corpo mettendo in discussione i loro 5 sensi e nell’ultimo anno hanno dato vita alle loro emozioni e hanno imparato che è bene vivere nel mondo con le giuste emozioni.
Parlando di adolescenti e di emozioni, loro sono di sicuro la gioia più grande vissuta in questi due anni… sono loro che ogni giorno mi facevano dire “Si, si continua!”. Essere la loro animatrice è un orgoglio. Ci hanno dato tanta gioia ma a volte ci hanno fatto arrabbiare tantissimo, il problema è che quando eravamo arrabbiati con loro non riuscivamo ad esserlo per più di 5 minuti, hanno la capacità di sciogliere i nostri cuori con i loro sorrisi, i loro abbracci, le loro scuse e perché no…… anche le loro innocue bugie.
 La direzione dell’animatore è la direzione di Cristo: una e una sola!

In questi due anni abbiamo deciso di vivere le nostre due promesse lontano dal solito “pubblico” della nostra parrocchia; lo scorso anno abbiamo promesso nella periferia della nostra città dove, in formazione, c'erano e ci sono altri ragazzi con la nostra stessa vocazione, nella speranza di poter essere per la loro comunità, testimoni dello spirito francescano; è stata sicuramente una delle scelte migliori che abbiamo  potuto  fare,  accogliere loro  nel  nostro  stesso  mondo  e  farli camminare sul nostro stesso tragitto. 

Due anni fa invece siamo voluti tornare alla sorgente del nostro e si è pronunciare il nostro eccomi nella terra del Serafico Padre. Emozioni indescrivibili! Un campo scuola studiato nei minimi particolari ma, ovviamente, c'è sempre qualcosa che non va. Si perché la mattina della nostra promessa siamo andati a San Damiano con uno stato d'animo non adatto a ciò che stavamo facendo. Ci siamo fatto forza l’un l’altro con il dispiacere di non poter dare la forza a chi in quel momento ne aveva bisogno e non era con noi. Abbiamo terminato con la consapevolezza e la rassegnazione che, da quel momento, ci sarebbe stato una stella in meno sulla terra ma una stella in più in cielo ad illuminarci. Un campo scuola dalle mille emozioni... eh si perché di emozioni ce ne sono state tante...

Il Signore ti pone davanti a varie sfide e nei momenti più importanti della vita fraterna. Essere presidente significa anche questo... rispondere a telefonate che ti fanno crollare il mondo addosso… perché di fronte a notizie del genere non puoi fare altro che arrabbiarti però.... però no, non bisogna essere arrabbiati... bisogna essere felici perché la gioia più grande è la vita… già una vita andata via troppo presto, via per un lungo viaggio. Quello che non smetterò mai di pensare è che il Signore ci abbia fatto il dono più grande di passare insieme a te due anni dalla tua vita. Poco tempo ma in quel poco tempo, caro Jacopo, ci hai insegnato tante cose… la più importante… l’amore conta.

Non ho voluto ringraziare tutti, uno per uno, solo per una questione di tempo e di lunghezza, ringrazio ognuno di voi singolarmente con il cuore perché ognuno mi ha lasciato qualcosa di sé, con i suoi pregi e i suoi difetti, nel bene e nel male, nelle cose belle e cose brutte. Tutto serve a crescere e andare avanti e grazie ai vostri carismi è stato possibile nonostante i mille pensieri e tanti pianti che ho fatto… ma questo fa parte di un cammino e nel complesso è stato bello perché, dopo i momenti di sconforto c’è sempre un fratello pronto ad abbracciarti, ed è la cosa più bella della fraternità. Avere sempre, in ogni momento, qualcuno che per te ci sarà. Grazie fratelli!!

Non posso ringraziare singolarmente tutti ma devo parlare di voi, di noi, una squadra... é stata dura, molto difficile…
Tamburrino… un vice che manderebbe ogni presidente a sbattere continuamente la testa contro il muro. Nonostante la tua memoria molto corta (mi piace pensare che sia colpa della memoria), hai sempre dato a questo consiglio un tocco di filosofia (forse anche troppo); il pensiero profondo dell’ uomo supernova, quasi incomprensibile per noi, non è mancato mai nelle condivisioni della fraternità; grazie per il tuo impegno e per l’esserti messo in riga, grazie per la tua spontaneità e per la tua chitarra sempre sulle spalle, grazie per le tue dimenticanze che dopo un attimo di isteria, hanno sempre portato un sorriso e una grassa risata, grazie per i tuoi messaggi notturni e filosofeggianti.
Grazie perché ci sei stato.

Ivano… cosi diversi e cosi uguali, una guerra santa durata due anni e tre mesi, una continua lotta tra titani, un susseguirsi di silenzi e non risposte per non fare polemiche; un continuo battibecco rumoroso per poi scattare un selfie e ricordarsi che i fratelli non te li puoi scegliere ma ti vengono donati e impari a conviverci e a passarci sopra. Grazie per le tue idee innovative, per i tuoi incontri improvvisati, per il tuo metterti in gioco a distanza, per aver passato parte del tuo tempo davanti un pc con le cuffie ad ascoltarci e parlare con noi, per le tue sigle ad ogni inizio consiglio che ci davano sempre un sorriso per iniziare ore ed ore di programmazione e gestione della fraternità. Ti ringrazio per esserti messo a disposizione di tutti noi con le difficoltà della distanza.                                                                                                                                                  
Grazie perché ci sei stato.

Rita… mia milza, fino all’ultimo minuto insieme, tu a scrivere il registro e io questa relazione… una tristezza infinita che per noi, insieme, è diventata sempre gioia. La gifra ti da anche questo, una sorella sempre ma davvero sempre disponibile, sempre pronta a correggermi, ad aiutarmi, a ricordarmi appuntamenti e quant’altro; una sorella in più pronta a leggere su WhatsApp i miei sfoghi, le mie paure, le mie lamentele, le mie gioie e tutte le mie emozioni a tutte le ore del giorno, la compagna delle spese, del cambio soldi, dei regali della fraternità ma soprattutto dei litigi con la gente… non una spalla su cui appoggiarsi ma due braccia per rialzarti e abbracciarti. Grazie per tutto quello che hai fatto per me e per la fraternità in questi anni pieni di emozioni.                                                                                                                               
Grazie perché ci sei stata.

Uno dei doni più grandi è sicuramente quello di essere stata al vostro fianco e di aver potuto conoscere attraverso voi, l’amore di Dio per tutti noi.
Grazie Milillo, senza le tuo parole di anni fa, probabilmente oggi non sarei qui a leggere questa relazione.                                             Grazie per essermi stato vicino anche se sei lontano. Un piccolo pensiero per te ci doveva essere, per te che mi hai insegnato ad affidarmi solo a Lui, per te che mi hai insegnato a pregare e a confessarmi. Grazie per avermi insegnato ad essere una francescana. Grazie perché sei stato parte del mio camminino.

Tommaso…anni fa ci hai rialzati da terra come fanno i fratelli maggiori, oggi ci hai preso per mano, un po’ più grandi,  e ci accompagni in questo meraviglioso cammino, un percorso tortuoso, pieno di buche e faticose salite. Ci hai insegnato quanto sia difficile essere ragazzi come noi,quanto sia difficile essere nel cuori di pochi (ma buoni) e sulla bocca di tutti,
mi hai insegnato ad avere più fiducia in me stessa e a non temere di alcun giudizio ma di prendere sempre la parte migliore delle critiche e farne un insegnamento. Grazie Padre Tommaso, grazie Tommy che nonostante tutti i tuoi miliardi di impegni trovi sempre uno spazio per noi che abbiamo bisogno di te. Grazie di cuore.

Grazie a te che oggi non ci sei potuto essere perché sei lontano e perché troppo impegnato come sempre. Grazie a te che sei stato un faro nella notte per la nostra fraternità, grazie a te che ci hai spiegato quanto siamo importanti nella nostra vita e quanto lo siamo per tutti gli altri, grazie a te che sei per me l’esempio di amore di Dio per gli uomini, per tutti gli uomini del mondo. Grazie perché ci hai fatti sentire importante nella nostra Parrocchia e grazie per averci ricordato di essere davvero importanti qui, grazie perché mi hai dato tanta fiducia in questi anni e mi hai fatto rimboccare le maniche e fatto capire quanto sia importante il ruolo che fino ad oggi ho ricoperto io. Mi hai conosciuta bambina, mi hai confessato tu la prima volta, la mia Prima Comunione l’ ho fatta con te, questa parte piena di responsabilità della mia vita l’ho vissuta con te. Grazie Padre Francesco, grazie Monticchio, grazie PF. Grazie per esserci ancora oggi a cosi tanti km di distanza. Grazie per essere stato presente nella mia vita e nel mio cammino di fede. Grazie per esserci ancora! Grazie con tutta l’anima!                                                          

Grazie ai nostri fratelli dell’OFS, al loro consiglio e a quanti ci hanno sempre aiutato nel nostro cammino e nelle nostre attività. Grazie Antonella, la nostra sorella lontana che ha sempre avuto un pensiero per tutti noi, che è sempre stata dietro le quinte di tutto ma c’è sempre stata come anche il nostro nuovo animatore Ofs Andrea che, appena entrato nella nostra famiglia gi.fra., non ha esitato a esserci per tutti noi e sopratutto per noi consiglio, pronto a guidare, rimproverare, consigliare ed ascoltare. Grazie Anto e grazie Andrea per questo vostro servizio e pazienza con noi.

Maria più che un delegato per noi sei stata una vera e propria sorella, parlo a nome di tutta la fraternità; il tuo essere sempre presente per noi, volere essere sempre presente ad ogni nostro consiglio e assemblea e mettersi a disposizione di noi consiglio per le iniziative regionali, ci ha sempre riempiti il cuore di gioia. Le parole che ci hai detto le abbiamo segnate nei nostri cuori e con la tua esperienza ci hai insegnato come vivere da giovani nella nostra Parrocchia e in un mondo dove i ragazzi come noi vengono derisi, ha sempre avuto per noi parole di conforto. Grazie!
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.”

Grazie a tutto il consiglio regionale, ragazzi meravigliosi, sempre pronti e presenti per tutti noi, sempre a servizio di tutti noi. Grazie per averci dato possibilità di mettere la nostra città a disposizione di tutta la nostra fraternità regionale; è stato bellissimo per noi vedere tanto verde nella nostra città sempre grigia. Grazie alla nostra delegata Chiara e al nostro delegato Carmelo, per noi sempre pronti a tutto, scusate per i mille messaggi e domande ad ogni ora; grazie anche a Laura che ha avuto sempre un pensiero per noi. Grazie a tutti voi per le attenzioni che avete avuto per la nostra fraternità. Siete un dono di Dio meraviglioso.

Grazie Fra Arcangelo per le tue preghiere sempre vive, per i tuoi abbracci e per la tua presenza nella nostra fraternità. Insieme al consiglio, ci ha fatti sentire parte integrante di una realtà regionale meravigliosa. Grazie con tutto il cuore a voi tutti per la vostra vicinanza, soprattutto nell’ultimo periodo. Siete perle preziose!

Un grazie particolare a Michele… la tua pazienza non ha limiti, grazie per essermi stato sempre vicino, sempre accanto, per aver asciugato le mie lacrime di grande tristezze e grande gioia, grazie perché nonostante la distanza sei riuscito ad esserci sempre e in ogni modo. Grazie per aver rinunciato a tante cose a causa mia, scusami perché spesso ho rinunciato a noi. Ti ringrazio oggi per tutte le volte che ho fatto delle scelte che tu hai comunque sempre accettato. Grazie per essere stato cosi con me in questi anni, sei davvero un esempio per tutti i fidanzati che hanno la propria ragazza con una cosi grande responsabilità, grazie per avermi aiutato a scegliere, per avermi accompagnata ovunque, per aiutarmi dove io e noi non potevamo arrivare. Grazie per tutto. Grazie amore mio, ti amo.

Impara a dare più di quello che prendi e lascia sempre più di quello che c’era, non temere quello che intraprendi … sei la pedina di un progetto e lo sai ma devi dare tutto quello che puoi, risplenderai nel cielo se non ti arrendi …
IMPARA A DARE PIU’ DI QUELLO CHE PRENDI!   
Per tutte le volte che mi hanno aspettato fuori dalla chiesa, per tutte le volte che mi hanno aspettato a cena fino alle 22.30, per tutte le volte che non ero a casa la domenica, per tutte le volte che hanno sopportato buste e bustoni, cartelloni, soldi, vestiti del musical, scatoloni e cartoni vari tutto davanti la porta di ingresso.

Grazie per la pazienza, per tutte le urla e le lacrime che ci sono state in casa per colpa della gifra, grazie per l aiuto e il conforto, per la forza che avete dato a me e non solo. Siete un esempio per tanti genitori che hanno i loro figli in chiesa parrocchia che è una seconda casa (se non prima). Se ci pensate però, il nostro essere qui oggi, un pò è anche colpa vostra; umiltà, semplicità e preghiera sono cose che si imparano prima in famiglia... quindi grazie genitori... e grazie ai miei genitori.

In conclusione ringrazio Lui… grazie  Signore. Grazie per avermi fatto un dono meraviglioso e difficile da trovare, grazie per aver illuminato sempre i miei passi in questo cammino, grazie per avermi scelta come pedina del Tuo grande progetto. “Tu vedi più lontano di me, tu sai la via, non voglio sapere perché. Ti ascolterò! Io credo in Te! Tu vedi più lontano di me!”

Le parole di Giacomo penso che in questa occasione sia del tutto appropriate:  2 Fratelli miei, considerate come argomento di completa allegrezza le prove svariate in cui venite a trovarvi, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia appieno l’opera sua in voi, onde siate perfetti e completi, di nulla mancanti.                                                                                   
Cari fratelli …non privatevi mai dei doni della fraternità, vivete a pieno tutto per quanto vi sia possibile ma fate di tutto per esserci, no per essere presenti ma per ESSERCI. Siamo stati chiamati a fare questo cammino, una corsa ad ostacoli, gli ostacoli vanno saltati, al massimo si cade ma ci si rialza e si continua a correre. Se si cade, c’è sempre una fraternità che ti aiuterà a rialzarti. Siate sempre a disposizione dei vostri fratelli.

Affidiamoci sempre al Signore perché nessuno meglio di Lui può guidarci.  Buon cammino al nuovo consiglio.
Per quanto sia difficile spiegare, non è importante dove, conta solamente andare. L’incanto sarà godersi un po’ la strada, coraggio lasciare tutto indietro e andare, partire per ricominciare che se ci pensi siamo solo di passaggio e per quanta strada ancora c’è da fare …… AMERAI IL FINALE. Buon viaggio!

Con tanto amore …. La vostra presidente
Samantha Lotta